Vita al maso
Siamo da una settimana in Val Casies, ospiti del maso Haus Hilda di cui ho più volte scritto nell’altro mio blog.
Quest’anno al nostro arrivo non c’erano altri bambini, ma Guido ha trovato subito modo di tenersi impegnato seguendo il giovane Daniel e Frau Hilda in tutte le incombenze della stalla. Così ora, quando torniamo a casa nel pomeriggio dopo una camminata, si precipita a indossare gli stivali di gomma e sparisce alla nostra vista, perché c’è da seguire la mungitura delle mucche, spettacolo evidentemente più avvincente dei cartoni animati di Rai YoYo (mai chiesto di accendere la televisione da quando siamo arrivati).
Ogni giorno ci ragguaglia sullo stato dei vitelli appena nati, dei quali è informatissimo; questo weekend sono arrivati il bimbo dell’anno scorso con due cugini, e li ha subito portati in visita nella stalla.
L’altro ieri, dopo una conversazione con Hilda sull’alimentazione dei maiali (al maso ne allevano due per produrre ogni anno lo speck per il consumo casalingo), è arrivato in appartamento e ha detto che non dovevamo più buttare via le bucce della frutta e delle patate, perché voleva portarle ai maiali; così abbiamo praticamente azzerato la frazione organica della nostra raccolta differenziata.
Ieri sera, verso l’ora di cena, è apparso in casa mezzo fradicio e tutto puzzolente, annunciando che aveva avuto “un piccolo problema dando da bere ai maiali” e che pensava fosse ora di fare il bagno.
Mai stata così contenta di fare un bucato.
Che meraviglia, Alessandra! Stavo guardando dove sta questa Val Casies e ho scoperto che è la parallela di Anterselva, dove qualche anno fa ho passato delle splendide vacanze bucoliche! Mi sa che se convinco il Cancelliere (mia moglie) una di queste volte andiamo a trovare Frau Hilda pure noi 🙂