tanto per chiarire il punto
Ora che del depliant per l’Open Day delle biblioteche si è parlato e sparlato, vorrei fosse chiaro che non sono scandalizzata dalla battuta in sè, e che il moralismo è l’ultimo dei miei difetti. So bene che ci son cose più importanti a cui pensare e di cui scrivere (anche se tutti, anche quelli che me l’han detto, non è che parlino 24 ore su 24 di massimi sistemi..), e che, in tema di donne, è più preoccupante l’escalation di omicidi di ex mariti ed ex fidanzati (o mariti e fidanzati ancora in servizio). Però ci sono cose che mi fanno imbestialire, tipo il Berlusconi che, visitando Wall Street come presidente del consiglio in carica, dica “venite a investire in Italia, che ci sono le belle segretarie”.
Le battute sono battute quando le dicono i comici, o quando le facciamo in pausa caffè (e io ne faccio anche di scurrili e politicamente scorrette, come sa chi mi frequenta). Quando Cevoli, in veste di assessore Palmiro Cangini, dice “venite in Romagna, ci sono il mare, le città d’arte, la buona cucina….. e se poi niente di questo vi interessa, c’è sempre la passerina!”, io rido di gusto sulla caricatura del maschio nostrano. Ma se domani mi trovassi la stessa frase sull’homepage di Ravenna Turismo, beh, mi incazzerei di brutto, perché c’è differenza fra prendere in giro la stupidità e praticarla. E in questo giro, la brutta figura non la fa certo Cevoli, che fa il suo mestiere di comico, ma chi ha usato “quella” frase in “quel” contesto.