io (ancora) all’orco non ci credo
Oggi al TGR Emilia Romagna hanno annunciato l’arresto a Forlì di un regista teatrale trentacinquenne, accusato di pedofilia.
Non ci credo, non ci posso credere ancora. Io so di chi stanno parlando, ed è una persona mite e dolcissima.
Alcuni mesi fa ho seguito uno dei suoi corsi sul come raccontare le favole, tre serate di leggera magia. Conosco il suo modo di raccontare, di muoversi e parlare, e immagino che a qualcuno possa sembrare più che strano.. e in effetti lo è, ma quale persona “normale” saprebbe vivere raccontando favole ai bambini e ai grandi? e dov’è il confine della normalità, e com’è difficile sondare l’animo umano, e come ciascun nostro gesto può essere inteso o frainteso..
Non le metto insieme, tutte queste cose, e una parte di me vuole credere che sia tutto un mostruoso fraintendimento, alimentato da qualche ansia di protagonismo.
Ne ho parlato con altri che lo conoscono. Qualcuno mi ha detto “non puoi mettere la mano sul fuoco per nessuno”, qualcun altro ha condiviso il mio stupore e la mia preoccupazione. Se è vera, è una storia terribile, ma se non è vera, lo sarà comunque, perché questo tipo di accuse ti rovinano la vita.
Però penso anche che non puoi mai dire, e che ti devi affidare all’intuito, alla ragione, e poi sperare di avere tanta fortuna, e che per me stessa dall’adolescenza in poi mi sono spesso fidata e ho avuto spesso molta fortuna, e avrò la stessa fortuna con mio figlio? Gli saprò insegnare ad essere insieme aperto e attento, curioso ma non spericolato? Lo assisterà la stella benigna che mi ha fatta andare in giro per le strade del mondo, senza che mai nulla di veramente brutto mi accadesse?